SVEGLIATEVI OPERAI FIAT!!!

Il silenzio assordante circa la vicenda dell’operaio Francesco Fiaciarà e del suo licenziamento politico, rende il nostro operaio un gigante, o meglio dimostra l’estrema fragilità di tutti gli attori in campo escluso, appunto, il nostro operaio che si erge così ancora più imponente.

I fatti di cronaca sono in sintesi questi: Francesco viene licenziato dalla New Holland di Modena a fine turno venerdì 29/10 c a, pochi minuti prima di un lungo ponte che vedrà gli operai ritrovarsi in fabbrica solo il mercoledì seguente. Da quel momento scende un velo di omertà appena scossa da una brezza intimidatoria su tutta la vicenda, la quale rimane praticamente sotto silenzio (se teniamo presente i media ufficiali) ancora oggi a molti giorni dall’accaduto. A Francesco vengono contestate tre lettere di richiamo (pretestuose) risalenti ad un mese prima e dunque viene messo ai cancelli sulla base di queste contestazioni: fuori tempo contrattuale e senza prima comminare pene alternative.

Ma chi è Francesco? Francesco è un operaio verace, alle volte burbero, sarcastico ma soprattutto orgoglioso della sua appartenenza di classe e sincero nelle sue lotte e battaglie sindacali. E di lotte Francesco ne conduce, come una mitraglia, da più di 20 anni ed infatti non è il primo licenziamento che la FIAT intenta nei suoi confronti. Sempre in prima linea ha continuato, da vero militante della causa proletaria a contrastare la FIAT in tutti i tentativi di questa di peggiorare il salario e le condizioni di lavoro sue e dei suoi colleghi; ha condotto battaglie per il miglioramento dell’ambiente del lavoro il più delle volte portando a casa soluzioni concrete e miglioramenti reali; in altre parole è stata una spina costante nel costato del padrone FIAT e dei suoi scagnozzi. Soprattutto Francesco non ha mai mentito ai suoi compagni e ai lavoratori tutti, denunciando costantemente l’attuale società capitalistica come la società dei borghesi e dunque la necessità per il proletariato di superare questo sistema combattendo compatti per la società senza classi.

Naturalmente nel fare questo Francesco è venuto molte volte in contrasto con i sindacati tricolore e di base e questo non certo per sciocco spirito di contraddizione, come distratti e lacchè vorrebbero intendere. Le posizioni del nostro operaio sono sempre state le più corrette sul piano della difesa economica di classe, e non è certo colpa sua se i sindacati perseguono politiche di concordia, interessi comuni e spartizione con la borghesia, di fabbrica e tutta, ponendosi in contrasto con gli interessi diretti degli operai, difesi da Francesco. Ecco la loro debolezza, essi non hanno più briciole da distribuire e assolvono solo all’infame compito di fiaccare le lotte dei propri compagni e gestirne le punizioni e i licenziamenti che sempre più spesso vengono comminati sul tutto il territorio nazionale. Sono talmente deboli da non tollerare nessuna voce contraria nessun dissenso.

Ma tant’è questo è il risultato: dopo molti giorni, nessun comunicato ufficiale dalle RSU è stato diramato in solidarietà con il licenziamento politico di Francesco; nessun comunicato di singole organizzazioni sindacali, prima fra tutti i si-cobas, è stato diramato; nessun comunicato e/o volantino a firma personale o collettiva anonima degli operai della New Holland di Modena è stato fatto circolare a difesa ed in solidarietà con Francesco. Si è arrivati al paradosso che l’unico comunicato a favore di Francesco sia quello sottoscritto dalle Rsu della Ferrari di Modena qualche giorno fa. Che si tratta veramente di una congiura delle pecore e dei pecoroni, lo dimostra il fatto che durante l’assemblea di fabbrica tenutasi appena dopo il rientro dal ponte dei morti, è stato volutamente sottaciuto e platealmente impedito che si parlasse del freschissimo licenziamento di Francesco.

Naturalmente la vergogna e l’infamia bolla indelebilmente questi comportamenti come scandalosi, omertosi e compiacenti con il padronato di tutte le sigle sindacali di fabbrica.

È dunque fondamentale che tutti gli operai della New Holland ed i lavoratori in genere prendano coscienza degli accadimenti descritti e si convincano di quanto distanti siano i sindacati dagli interessi legittimi degli operai, di quanti questi ormai possano essere additati come traditori di classe e servitori della borghesia. Nel prendere coscienza di questo si prenda altresì coscienza che la vicenda di Francesco, soprattutto per i lavoratori del gruppo Fiat con l’uscita da confinduntria del loro padrone l’anno prossimo, è potenzialmente la vicenda di tutti coloro che da oggi tenteranno di difendersi dagli attacchi del padrone.

Agiscano quindi attivamente, apertamente e aggressivamente contro il licenziamento del proprio compagno di lavoro indicendo autonomamente uno sciopero ovvero costringendo le proprie sigle di appartenenza ad indirlo immediatamente.

Ci si spogli delle paure delle ideologie e delle inerzie che ci hanno condotto inevitabilmente con le spalle contro il muro, perse, come oramai sono perse quasi tutte le conquiste che cento anni di lotte operaie ci avevano consegnato. Si scenda di nuovo in piazza forti e compatti e si faccia del destino di Francesco il destino di tutti noi, della difesa di Francesco la nostra difesa, della vittoria di Francesco la nostra vittoria.

 

ontanorosso

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